Premio Martini per gli architetti del paesaggio - 2002 - Organismo Frattale n°3

FESTIVAL DEL PARTERRE

La II edizione del Premio Martini per gli architetti del paesaggio, organizzata da Grandi Giardini Italiani, si è svolta a Palazzo Patrizi a Castel Giuliano (Bracciano, Roma) dal 1-31 maggio 2002.

Tema dell’edizione è stato la reinterpretazione del “parterre”

Gruppo vincitore: Studio Leaf con il progetto “Organismo Frattale n°3”

Gruppo di lavoro Leaf -Organismo frattale n°3: C. Valorani, M. E. Cattaruzza, R. Musicò, A. Pietroforte, P. Calzuola, P. Burato, T. Pfitzner, A. Mazza, A. Zaccheo.

Organismo frattale n°3

D’improvviso compare una nuova entità, un organismo fatto di organismi. In un campo neutro che si pone come una specchiatura, nuove geometrie si sostituiscono a disegni tradizionali. Da un polo centrifugo dinamicamente si espandono le parti. Al centro una chiara nebulosa: poi dei frammenti di superfici, infine, disperse, una costellazione di particelle isolate.

I criteri ordinatori

1) L’operazione prevede l’applicazione di un tema proprio della contemporaneità – lavorare tramite forme complesse – a una tipologia tradizionale del giardino classico – il parterre.

2) Il tema del parterre è reinterpretato a partire dalla sua geometria generatrice: attraverso il progetto una geometria più complessa si sostituisce alla geometria euclidea che ha caratterizzato il disegno del parterre cinquecentesco.

3) Nuove geometrie si sostituiscono ai disegni tradizionali, nel tentativo di orientare lo sguardo verso nuove sensibilità, dando luogo a forme che nella loro complessità siano più affini alla complessità degli oggetti che animano la realtà fisica.

4) Una folie di curve e piani sospesi implementa progressivamente la complessità nel progetto. Tramite questo processo si genera un progressivo movimento centrifugo che evoca la modificazione della materia dando luogo a una sorta di costellazione in cui ciascun elemento con il suo moto individuale e la sua forma entra in relazione con gli altri.

5) Ne deriva una dispersione di frammenti che trovano nel processo di espansione la loro relazione reciproca, il loro essere in rapporto in modo organico, il loro dare corpo a una nuova struttura.

6) Da un polo centrifugo si estendono le grandi onde di Ficus pumila che tendono a staccarsi dal suolo, a sollevarsi e a ruotare le une sulle altre, al centro una chiara nebulosa – Artemisia arborescens ‘Powis castle’ – si pone come il residuo di un perduto nucleo centrale dal quale si espandono le parti: frammenti di superfici si elevano – Allium giganteum, Liatris spicata – mentre dispersa sul piano orizzontale una costellazione di particelle isolate man mano si staccano dal corpo principale – Cuphea hissophifolia e pietrame di “spuma di travertino”.

L’interpretazione del luogo

Nel confronto con lo spazio messo a disposizione dal giardino di Palazzo Patrizi il progetto si tende, attenua alcune forme, si confronta con il lieve pendio, trovando un rapporto prospettico dinamico con i grandi tronchi dei pini, tra i quali la nebulosa si adagia, quasi galleggia.

La posizione favorisce diversi punti di vista: esperienze ravvicinate che esaltano le forme, il contrasto tra pieni e vuoti, tra luci ed ombre, esperienze che progressivamente, allontanandosi dall’oggetto, esaltano il rapporto tra le parti e le grandi superfici vegetali ondulate, fino quasi ad azzerare, dalla posizione di crinale, la terza dimensione e a percepire in modo completamente nuovo l’oggetto: l’esperienza prospettica che si confronta con diverse prossimità, tipica del parterre è in tal modo almeno evocata.

Scheda dettagliata sulle specie vegetali utilizzate

Descrizionespecie vegetalenote
curve e piani sospesiFicus pumilaRampicante noto anche come Ficus repens
frammenti vegetali a terraCuphea hyssopifoliaPiccolo arbusto noto anche come Erica messicana o erba elfa
nuvola centrale grigio verdeArtemisia arborescens ‘Powis castle’ 
fioriture centrali viola lilla

Liatris spicata

Allium giganteum

Fioriture a spiga

Fioriture sferiche